In un anno densissimo di pittura, c’è un breve ritorno all’olio su tela, ben rappresentato da un piccolo ciclo di teste come queste, nelle quali emerge una pittura di tocco e densità di materia che si stacca dalle impalpabili materie dell’acrilico. Sono ritratti di donna, realizzati, a quanto ricordano i nipoti, scegliendo le modelle nella più celebre RSA di Milano, il Pio Albergo Trivulzio, in un’epoca in cui le anziane si chiamavano vecchie e la “Baggina” non era una “casa di riposo” ma un “ospizio”-
