Riscoprire Franco Russoli. Incontro con James Bradburne
Giovedì 8 giugno, ore 18.00
A Casa Testori
“Nonostante fosse originario di Firenze, Russoli si stabilisce infatti a Milano nel 1950, e qui, fino alla morte, avvenuta nel ’77, è sempre al centro di tutte le più importanti operazioni di rilancio dei musei cittadini. In una Milano devastata dai bombardamenti della guerra, è al fianco di Fernanda Wittgens per la ricostruzione, “come era e dove era”, del Poldi Pezzoli, segue da vicino (e senza lesinare critiche) l’“orchestrazione romantica”, estremamente razionale, del nuovo allestimento del Museo del Castello Sforzesco, e dal 1957 è direttore della Pinacoteca di Brera. Grande capacità organizzativa, chiarezza e lucidità mentale: sono le armi con le quali si mostra capace di apportare innovative rivoluzioni nella concezione museografica dell’antico museo cittadino, sempre attento a non snaturarne l’identità. Il suo progetto conosciuto come “Grande Brera” significava un museo aperto, che si confrontava con la realtà coinvolgendo il pubblico di fasce sociali e interessi culturali diversi.
Oggi la casa editrice Skira pubblica Senza utopia non si fa la realtà. Scritti sul museo (1952-1977) di Russoli, in cui si concentrano le riflessioni e i risultati di oltre vent’anni del suo lavoro.”
Stefano Bruzzese, Artspecialday
Ne parliamo con Erica Bernardi, curatrice del volume, alla quale è stato affidato l’archivio dello studioso e con James M. Bradburne direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, l’unico che ha compreso la portata rivoluzionaria del progetto della “Grande Brera” e che pare determinato a portarlo a compimento.