1977: Le nature morte purificate

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Il bianco chiamato ad annullare, ancora una volta, come era accaduto al principio del decennio, i fondi colorati, spesso stesi in giallo squillante. Un bianco che torna raggrumato ad acquerello in grandi campiture, dense e corpose, per celare il crepitio del colore che ancora batte sotto la superficie. Sono imponenti quinte teatrali da cui riemergono verdure e fiori domestici, descritti come reperti archeologici ripuliti dalla terra. Una freschezza e inquietudine, tanto ancestrale quanto domestica, che fa di queste Nature morte forse le opere pi sorprendenti dell’esposizione. A concludere la mostrala pace inusitata di queste visioni, fatte di splendore e irrequietezza, come sempre accade nell’opera di Giovanni Testori.

 

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