Un pitone è l’animale domestico di Martina Andreoni. Una volta al mese, lo deve nutrire con un topo. È un processo molto lento: l’artista conserva il roditore in freezer, lo scongela, lo riscalda, quindi, con l’aiuto di due pinze lo inserisce nella teca del rettile e simula che sia vivo, muovendolo. Questo incontro ricorrente con la morte e con la finzione della vita viene esasperato dall’artista negli still life fotografici. Sono nature morte, appunto, in cui la consapevolezza della fifine dell’animale non impedisce di avere coscienza del dolore, in un meccanismo di proiezione ed empatia, rivelatorio della condizione umana.
Martina Andreoni, Sensation is Painless, 2022, stampe Fine Art, 42×29,7 cm cad., courtesy l’artista
