Francesco Poroli – Cornelio e Rocco sul ring

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Nella stanza di fronte entriamo come in un ring immaginato da Francesco Poroli. Il protagonista di sinistra è Cornelio Binda, operaio che abita a Vialba ed è appassionato di boxe. Si iscrive alla Box e Atletica Aurora, dove conosce Duilio Morini, lui pure campione e finanziatore della palestra. Si era presentato così: «allora, prima lentamente, poi con vergognosa impazienza s’era tolto di dosso la camicia, le scarpe, la canottiera, i calzoni ed era restato lì quasi nudo con gli occhi di tutti che lo sguardavano e quelli del Morini che addirittura lo spiavano». Ma Morini è un personaggio dai doppi fini che manipola gli incontri per le scommesse. È il “ras” che dà il titolo ai due racconti del Ponte della Ghisolfa in cui si racconta la vicenda. Duilio pretende che Cornelio perda nel match che li vede di fronte: «allora, siamo intesi. Questa volta l’incontro è mio. Hai capito? Mio. Cosa credi che t’abbia creato il piedistallo per fare? Per collocar più in alto la mia gloria: è così naturale… E per ogni evenienza ricordati che il coltello per il manico ce l’ho io». Cornelio non ci sta, vince il match. Il “ras” si vendica seducendo sua sorella Angelica, la mette incinta e causa disonore per tutta la famiglia. Alla fine, Cornelio deve convincerla ad abortire. Sulla destra invece vediamo Rocco Parondi, il protagonista del film di Luchino Visconti, in buona parte ispirato proprio al personaggio di Cornelio. Sul ring immaginato dai due si confrontano con i loro caratteri simili ma non uguali. Sul ring così si confrontano metaforicamente anche Testori e Visconti che hanno immaginato profili diversi per i loro eroi pur coinvolti in storie parallele: per Testori Rocco-Alain Delon era figura troppo angelicata, affascinante ma lontana dalla realtà. Cornelio invece mastica rabbia e quel che è accaduto «lo fa sentire come una belva».

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