Agnese Galiotto lavora con il tempo. Sceglie l’affresco oppure le immagini in movimento, il cinema. Sembra contraddittorio, giacché la prima tecnica pare fatta per resistere secoli, la seconda ha in sé l’idea di durata, ma non lo è. Quando utilizza l’affresco, lo fa in edifici abbandonati, che saranno demoliti o è l’artista stessa a distruggere quanto realizzato, conservandone poche spoglie. Questo Scheletro, questa struttura ossea e architettonica che si rivela solo quando si sceglie di accedervi, è proprio un collage di cartoni preparatori degli affreschi. Invertendo i rapporti temporali, diviene ciò che resta.
Agnese Galiotto, Scheletro, 2023, installazione ambientale (collage su tela e struttura in ferro), 260x318x290 cm, courtesy l’artista e Artericambi Gallery (Verona)
Agnese Galiotto, Agnese scendi dall’albero, 2023, pastelli a olio su carta, 72×102 cm, courtesy l’artista e Artericambi Gallery, Verona
Agnese Galiotto, Sulla sabbia, 2023, pastelli a olio su carta, 21,2×27 cm, courtesy l’artista e Artericambi Gallery, Verona






