Il lavoro di Andrea Kvas è mirato a liberare la pittura dalle costrizioni bidimensionali e dalle sue istanze emotive, trasformando la sua pratica in una continua e spiazzante sfida ad estendere il suo campo di applicazione verso ogni possibile superficie e supporto. Per l’artista la pittura è un’azione processuale che altera la natura di ciò che è visibile, a partire dal suo colore, dalla lucentezza o dalla sua consistenza, e manifesta, in ultima istanza, il desiderio di cambiare l’epidermide degli elementi e degli oggetti che costituiscono la realtà. Abbia essa la forma di una tenda, del legno, di un pezzo di muratura o della tela, per Kvas la pittura è spazio del possibile, gioco intellettuale ad essere diverso da ciò che sembra e, sopra ogni cosa, possibile metamorfosi.
I lavori Senza titolo in mostra sono stati realizzati combinando materiali differenti e danno la sensazione di superfici intaccate da fenomeni organici e agenti chimici che sfuggono alla normale classificazione. Sono una sfida ad abbandonare la posizione statica dello spettatore per guardare l’opera da più punti di vista, nella sua semplice e più pura essenza visibile.
Andrea Kvas è nato a Trieste nel 1986. Vive e lavora a Milano.
