Stanza 4
Invitato da Turi Simeti
I miei tre lavori esposti a Casa Testori si muovevano sul territorio delle visioni, sull’incapacità di percepire le forme nella loro realtà, sono quindi lavori sulla perdita, sulla sparizione.
La scultura Macula posta sul pavimento ricordava la forma di un luogo, allude a una architettura allungata, alle “navi” di Cattolica. Essa è sacrale, murata, misteriosa, irraggiungibile.
Il lavoro Casamatta, della serie fotografica esposta ad Amsterdam, è la tappa di un percorso alla ricerca di luoghi attraverso la rete, è traccia di un viaggio immateriale dove la fotografia cerca di catturare l’immagine senza l’esperienza dello sguardo diretto sulla realtà, l’architettura viene solamente evocata.
Il terzo lavoro, Ora incerta, aveva per soggetto un’architettura che si riduce a una citazione di se stessa, nell’incapacità di emergere in superficie. Essa rimaneva sospesa e ambigua sotto un velo che ne occlude la visione.
Angleo Barone è nato a Modica (RG) nel 1957. Vive e lavora a Milano.