«Producono infatti ciliegie aspre e ciliegie dolci di ogni genere, sia domestiche sia selvatiche, in così grande abbondanza che talora accede se ne trasportino più di sessanta carri in un solo giorno dentro le porte della città; dalla metà di maggio fin quasi alla metà di luglio esse si trovano in vendita in città a qualsiasi ora».
Le ciliegie sono la rappresentazione della ricchezza della città in cui ogni giorno, nella giusta stagione, più di sessanta carri potevano esserne trasportati. Francesco Poroli racconta un passaggio chiave del testo e ha scelto di realizzare il suo progetto attraverso il coinvolgimento di alcuni studenti, il cui affollarsi nelle stanze di Casa Testori per l’allestimento ha restituito il fermento del mercato di Milano descritto da Bonvesin.