Tiziano e la pittura del cinquecento – Domenica 15 aprile, ore 16
€25,00
Con il curatore Francesco Frangi
Brescia, Museo di Santa Giulia
I SOCI 2018 DI ASSOCIAZIONE GIOVANNI TESTORI CHE HANNO GIÀ USUFRUITO DELLA VISITA GRATUITA AVRANNO COMUNQUE DIRITTO AL 20% DI SCONTO, INSERENDO NEL CODICE PROMOZIONALE SOCI2018
Esaurito
TIZIANO
E LA PITTURA DEL CINQUECENTO TRA VENEZIA E BRESCIA
Brescia, Museo di Santa Giulia
21 marzo – 1 luglio 2018
A cura di Francesco Frangi
Rinnovando la tradizione delle mostre dedicate ai grandi maestri della pittura antica – che fu inaugurata nel 1965 con Romanino, proseguita negli anni Ottanta con Moretto, Savoldo e Pitocchetto, e ripresa nel 2002 con Vincenzo Foppa – Brescia si appresta ora a celebrare un altro dei protagonisti del Rinascimento attivo per il territorio bresciano con la mostra Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia.
Obbiettivo della mostra è quello di mettere a fuoco, nelle sue emergenze più spettacolari, il rapporto tra le culture artistiche di Brescia e Venezia nel corso del Cinquecento. Il protagonista attorno a cui ruoterà il progetto espositivo sarà Tiziano, in ragione innanzitutto delle sue due fondamentali imprese bresciane: il polittico realizzato per il vescovo Altobello Averoldi tra il 1520 e il 1522, tuttora nella collegiata dei Santi Nazaro e Celso, e le tre tele con le Allegorie di Brescia, realizzate negli anni sessanta del Cinquecento per il salone della Loggia, andate distrutte durante l’incendio del 1575.
Accanto a questi due punti focali la mostra vedrà snodarsi un percorso complementare e non meno rilevante, finalizzato documentare il ruolo giocato più in generale dai modelli di Tiziano nella formazione e nell’evoluzione del linguaggio dei principali protagonisti del Cinquecento bresciano. A dare ragione di questo ‘versante’ della mostra, che andrà a integrarsi e intrecciarsi col precedente, è il fatto che la vicenda di Romanino, Moretto e Savoldo trovò un fondamentale punto di riferimento nel magistero tizianesco, in conseguenza anche degli accertati soggiorni in terra veneta dei tre pittori.
La mostra, divisa in 6 sezioni, presenterà oltre cinquanta capolavori, provenienti da importanti istituzioni museali, italiane e internazionali.
Visita guidata con il curatore Francesco Frangi domenica 15 aprile ore 16.00
Costo della visita 25 euro (20 euro per i soci)
Tiziano e la pittura del cinquecento – Domenica 15 aprile, ore 16
€25,00
Con il curatore Francesco Frangi
Brescia, Museo di Santa Giulia
I SOCI 2018 DI ASSOCIAZIONE GIOVANNI TESTORI CHE HANNO GIÀ USUFRUITO DELLA VISITA GRATUITA AVRANNO COMUNQUE DIRITTO AL 20% DI SCONTO, INSERENDO NEL CODICE PROMOZIONALE SOCI2018
Esaurito
TIZIANO
E LA PITTURA DEL CINQUECENTO TRA VENEZIA E BRESCIA
Brescia, Museo di Santa Giulia
21 marzo – 1 luglio 2018
A cura di Francesco Frangi
Rinnovando la tradizione delle mostre dedicate ai grandi maestri della pittura antica – che fu inaugurata nel 1965 con Romanino, proseguita negli anni Ottanta con Moretto, Savoldo e Pitocchetto, e ripresa nel 2002 con Vincenzo Foppa – Brescia si appresta ora a celebrare un altro dei protagonisti del Rinascimento attivo per il territorio bresciano con la mostra Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia.
Obbiettivo della mostra è quello di mettere a fuoco, nelle sue emergenze più spettacolari, il rapporto tra le culture artistiche di Brescia e Venezia nel corso del Cinquecento. Il protagonista attorno a cui ruoterà il progetto espositivo sarà Tiziano, in ragione innanzitutto delle sue due fondamentali imprese bresciane: il polittico realizzato per il vescovo Altobello Averoldi tra il 1520 e il 1522, tuttora nella collegiata dei Santi Nazaro e Celso, e le tre tele con le Allegorie di Brescia, realizzate negli anni sessanta del Cinquecento per il salone della Loggia, andate distrutte durante l’incendio del 1575.
Accanto a questi due punti focali la mostra vedrà snodarsi un percorso complementare e non meno rilevante, finalizzato documentare il ruolo giocato più in generale dai modelli di Tiziano nella formazione e nell’evoluzione del linguaggio dei principali protagonisti del Cinquecento bresciano. A dare ragione di questo ‘versante’ della mostra, che andrà a integrarsi e intrecciarsi col precedente, è il fatto che la vicenda di Romanino, Moretto e Savoldo trovò un fondamentale punto di riferimento nel magistero tizianesco, in conseguenza anche degli accertati soggiorni in terra veneta dei tre pittori.
La mostra, divisa in 6 sezioni, presenterà oltre cinquanta capolavori, provenienti da importanti istituzioni museali, italiane e internazionali.
Visita guidata con il curatore Francesco Frangi domenica 15 aprile ore 16.00
Costo della visita 25 euro (20 euro per i soci)