Google Street View dentro i luoghi di cultura
La conoscenza dei luoghi di cultura presenti sul territorio, la loro visibilità e capacità di attrazione turistica ormai dipendono in gran parte dalla loro visibilità sul web. Anche il visitatore di EXPO che si chiederà cosa vedere sul territorio rivolgerà la propria domanda al suo palmare o tablet. Se i beni culturali e ambientali del Nord Ovest non avranno una chiara visibilità sul web, sarà quasi impossibile per loro diventare visibili, e quindi attrattivi, per il turista. In un periodo in cui Milano promuoverà migliaia di eventi e le bellezze artistiche delle altre città d’arte italiane attrarranno il visitatore straniero, il visitatore di Expo rischia di lasciare l’Esposizione senza rendersi conto della bellezza del territorio che la ospita.
Il più grande motore di ricerca al mondo, Google, giocherà quindi un ruolo decisivo e la sua volontà di mettere a disposizione la propria tecnologia (Google Street View) anche per la valorizzazione culturale, è una possibilità da non perdere. È, infatti, ora possibile rendere visitabili gli interni degli edifici di valore storico artistico con la stessa facilità con cui attualmente è possibile vedere tutte le strade e soffermarsi
sulle facciate degli edifici. La possibilità di entrare virtualmente in essi e di “assaggiarne” le attrattive è uno strumento eccezionale di promozione per le bellezze artistiche culturali del Nord Ovest. L’idea è rendere visitabili con Google quattro luoghi di cultura significativi del territorio: un progetto pilota che permetta di mettere a disposizione di tutti i proprietari e gestori dei luoghi di cultura sul territorio la professionalità e l’esperienza necessarie per aprire la propria bellezza al visitatore virtuale, invogliandolo a trasformarsi in visitatore fisico.
I beni scelti per il progetto pilota appartengono alle quattro categorie individuate come esemplificative dei beni artistici presenti sul territorio:
a. La villa: CASA TESTORI a Novate Milanese
b. La chiesa: N. S. DELLA MISERICORDIA a Baranzate
c. La cascina: CASCINA FAVAGLIE SAN ROCCO a Cornaredo
Alla base del progetto è il servizio fotografico nei luoghi, che verrà realizzato con la supervisione di un nostro incaricato da un fotografo certificato Google che utilizzerà attrezzatura fotografica professionale. Le fotografie “standard” (elementi) e le panoramiche a 360 gradi verranno taggate, e suddivise in categorie per essere successivamente caricate sul sistema Google attraverso il software proprietario Picasa Web Album. Dopo il caricamento, attraverso gli strumenti forniti da Google verranno eseguite la geolocalizzazione delle panoramiche, il controllo di qualità e la pubblicazione su Google+ Local. Entro qualche giorno Google pubblicherà le foto su Google Maps.
Uno dei risultati immediati più importanti sarà inoltre un notevole miglioramento del posizionamento del bene culturale nel motore di ricerca di Google, grazie a una politica del gestore del motore che valorizza gli enti che utilizzano la tecnologia qui considerata. Ciò porterà una visibilità dei beni del territorio impensabile oggi. È per questo che i quattro luoghi del progetto pilota, grazie ad un’apposita campagna di promozione e sensibilizzazione presso gli altri gestori dei beni culturali del territorio saranno solo i pionieri di una rete diffusa di luoghi “mappati” destinata a crescere in pochi mesi e che legherà tra loro i singoli luoghi d’offerta culturale, in una logica sinergica di valorizzazione reciproca e strategia comune.