Elisabetta Falanga, L’ALTRO LIVELLO DELLA TERRA

Stanza 3

Ho osservato le scarpe di alcuni malati. Le loro suole erano poco usurate, a volte intonse”.

Elisabetta Falanga è partita dall’esperienza della malattia, dalla convivenza quotidiana con essa. Si è resa conto che esiste una distanza dal mondo, non soltanto nell’assenza di contatto con le persone, ma anche, e soprattutto, con il suolo. L’artista ha riprodotto e riadattato la stanza di un malato, introducendo in modo prepotente ciò che definisce questo isolamento: la terra, che segna un nuovo orizzonte e, contemporaneamente, l’assenza di un orizzonte. Un ambiente claustrofobico, in cui, ancora una volta, il contatto con l’elemento naturale è impedito, mediato da una fredda lastra di vetro.

Il progetto è stato realizzato nell’ambito di Mentorship, promosso da Sisal e dall’associazione Art for Business, per guidare giovani artisti nello sviluppo delle loro idee creative con il sostegno di due maestri: Marco Ghezzi e Paolo Rosa, fondatore di Studio Azzurro, scomparso improvvisamente nell’agosto 2013.

Posted on: 24 Maggio 2014, by : admin
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