Fuori casa

MÖLY HA CASA

ALESSANDRO FERRI
17 Mag – 14 Lug 2025
Un dialogo tra arte e natura, tra estetica e scienza, il racconto di una collaborazione nata dal profondo desiderio di condividere e ibridare diversi campi di ricerca. Nelle serre dell’Orto botanico vengono installate opere vegetali realizzate dall’artista mediante pratiche di innesto e intreccio, piegature, rotture selettive.

Informazioni

Titolo

MÖLY HA CASA

A cura di

Carlotta Minarelli e Gelsomina Fico

Artisti

Alessandro Ferri

Luogo

Orto Botanico G.E Ghirardi – Toscolano Moderno

In collaborazione con

Casa Testori Associazione Culturale

Racconto

Piante, trattate come viva materia scultorea, divengono esemplari unici in costante evoluzione. Accanto a loro prendono vita disegni di documentazione del lavoro svolto e opere pittoriche ispirate alle installazioni vegetali.

Nel titolo Mōly ha casa è racchiusa la genesi della mostra. Mōly dal greco antico μῶλυ è la pianta immaginaria che nell’Odissea Ermes dona ad Ulisse come antidoto ai funesti incantesimi della maga Circe. Un’erba dotata di virtù magiche, come ammantate di una certa magia sono le opere vegetali di Alessandro Ferri, nate da una sperimentazione iniziata nel 2021. 

Il percorso di Dado, questo il suo pseudonimo, inizia nel mondo dei graffiti. E’ proprio reiterando la scritta Dado che il giovane Alessandro si fa conoscere nel mondo del writing cercando di colonizzare gli spazi urbani. Il graffito è per lui una sorta di pianta cittadina che cresce nell’asfalto, si riproduce in modo selvaggio sui binari, sui muri, lungo le strade.

Nel 2021 l’idea di rendere viva la forma utilizzando vegetali come materiale plastico e microclima come scalpello.Le piante, se lasciate libere di svilupparsi, si intrecciano spontaneamente generando geometrie imprevedibili in continua evoluzione. Dado decide di controllare tali forme, unisce specie vegetali diverse, si reinventa artista-botanico favorendo simbiosi, plasmandone la crescita attraverso l’uso strategico della luce e l’attenta modulazione delle sostanze nutritive.

 Nel 2024 le opere vegetali divengono un’installazione: Mōly, esposte a Casa Testori (Novate Milanese) in occasione della mostra Porpora (curata da Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli). Accanto a loro, disegni che le ritraggono con vernici termo-reagenti capaci di cambiare colore al variare della temperatura, metafore visive delle mutazioni che le piante attuano in risposta ai cambiamenti ambientali.

I passi successivi posso essere definiti come una riedizione di quelle collaborazioni che, dal Cinquecento in poi, vedono artisti e botanici lavorare fianco a fianco e, a volte, sovrapporre i ruoli: i raffinati disegni degli erbari erano strumento indispensabile per lo studio e la catalogazione delle specie vegetali. Alessandro Ferri viene invitato da Gelsomina Fico a seguire, presso l’Orto botanico, un periodo di sperimentazione. Il 17 Maggio si inaugura la mostra Mōly ha casa, che riassume una storia fatta di incontri e condivisione di conoscenze.  Le “magiche” forme vegetali dell’artista e la loro documentazione hanno trovato una degna casa: l’Orto botanico G.E. Ghirardi, aprendo la strada a interessanti ibridazioni tra arte e scienza.

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