Chiara Dynys, SIPARIO
Stanza 1
In Sipario l’artista volge la sua ricerca attraverso una forma di fotografia spontanea che cattura il mondo esteriore. Non si tratta più di creare luoghi e istallazioni dotati di una sorprendente leggerezza smaterializzata, ma di ricercare quelle persone e quei luoghi che, come su di un palco teatrale, spontaneamente si presentano in un’atmosfera leggera, spesso incantata. Le immagini di Sipario sono dunque delle scene teatrali e i fruitori sono il pubblico. Sulla scena il disagio e la depressione delle società più avanzate si contrappongono alla semplicità situazionale di personaggi che si caratterizzano come immediati e in genere dall’espressione felice e sognante. Sipario è un discorso sull’umanità, sull’energia nella presenza delle persone e sulla loro attuale capacità di vivere come se si stesse sognando. Quando il Sipario rimane aperto è come se l’artista individuasse un’apertura esistenziale. Quando il Sipario si chiude sulle immagini è come se scomparisse dall’orizzonte una possibilità di felicità immediata, anche ingenua, per far posto invece a un vivere più soffocato.
«Ho sempre inteso lo spazio come un ambito mentale che trascende la dimensione fisica. Lo spazio è per me un punto che identifica il ‘passaggio’. L’attraversamento, e dunque il punto di partenza e il punto di arrivo che si uniscono nello stesso momento: il momento dell’illusione e dell’inganno, il momento della metafora dell’incontro tra il proprio Sé e il mondo, e quindi tra il proprio Sé e la realtà.»
Chiara Dynys
L’ARTISTA
Chiara Dynys è nata a Mantova nel 1958. Oggi vive e lavora a Milano. Ha cominciato a esporre nel 1987 alla galleria Vivita Due di Firenze. Nel corso degli anni il suo lavoro si è affermato in importanti gallerie e istituzioni pubbliche, soprattutto in Germania e Svizzera. A Milano è rappresentata dalla galleria Monica De Cardenas, dove ha esposto nel 1993, 1996, 1999, 2002 e nel 2005. Nel 1996 ha esposto a Ginevra al Centre d’Art Contemporain, nel 1998 ha tenuto un’importante mostra presso la galleria Massimo Martino di Mendrisio. Nel 2004 ha esposto al Kunst Museum di Bonn. Nel 2005 ha realizzato un’istallazione permanente al Mart di Rovereto. Al 2006 risale la realizzazione di due installazioni permanenti: nel cortile della Casa dello Studente dell’Accademia di Architettura di Mendrisio e presso la chiesa del Santo Volto di Gesù di Roma. Nel 2007 ha allestito Luce negli occhi alla Rotonda della Besana di Milano dove ha ripercorso, con una sequenza di istallazioni e di ambienti, le tappe più importanti del suo percorso creativo. Negli ultimi anni la sua attività si è rivolta specialmente alla ricerca nell’ambito cinematografico.
Posted on: 24 Settembre 2009, by : Associazione Giovanni Testori