Andrea Fiorino, LA FUGA
A prima vista non si riconosceva l’ambientazione della storia che Andrea Fiorino stava raccontando. Poteva essere la stanza dell’artista, il cui alter ego è spesso protagonista dei suoi dipinti, invece si trattava della cella di un detenuto, che dalle sbarre alle finestre può vedere solo una notte senza stelle.
Fiorino racconta un’epifania che offre una possibilità di fuga, di evasione da una prigione o dal quotidiano, un salto nel vuoto, proprio perché non si sa cosa ci sia fuori.
Il suo tratto è apparentemente istintivo, vicino ai disegni elementari che segnano le pareti di tante carceri; la tavolozza che utilizza pone l’accento su alcuni elementi della composizione, indirizzando lo sguardo dell’osservatore sugli elementi cardine della storia: dall’attesa alla fuga.
L’OPERA
La fuga, 2016, acrilico su legno, 80×800 cm
Posted on: 21 Aprile 2020, by : Alessandro Frangi