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Una rassegna cinematografica sul colore bianco nel cinema italiano contemporaneo

Il bianco al cinema è un colore tanto fondamentale, quanto poco esplorato soprattutto nella contemporaneità. Con la scomparsa della neve, con la frenesia dei ritmi contemporanei e l’esplosione dello spettro dei colori, sempre meno cineasti si cimentano con la sfida che propone un colore totalizzante. Attraverso lo sguardo di diversi autori del cinema contemporaneo italiano si attraversa la storia di un colore che diventa materia pittorica nello splendido film d’animazione Balentes di Giovanni Columbu, storia di brigantaggio nelle terre sarde che segna un nuovo approdo per un regista dalla pratica unica. Il bianco appare, invece, come finale simbolico in Canone effimero, catalogo sonoro sulla tradizione orale italiana raccolta con dedizione e amore dalla coppia di registi Gianluca e Massimiliano De Serio, in un viaggio attraverso l’Italia, che è anche una ricomposizione della nostra memoria collettiva. I due film saranno presentati in anteprima a Milano, alla presenza degli autori. A completare la rassegna è uno dei film fondamentali sulla dimensione altra spalancata dalla neve, presentato grazie al restauro della Cineteca di Milano: Il tempo si è fermato, primo lungometraggio di Ermanno Olmi.

La rassegna è stata curata da Daniela Persico per il progetto “NEVEr alone” di Casa Testori, realizzato grazie al bando “Olimpiadi della Cultura”, promosso da Regione Lombardia per i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 e inserito nel calendario dei Giochi della Cultura. “NEVEr alone” è un progetto multidisciplinare in cui si riscopre la neve a partire dall’editoriale di Giovanni Testori Benedetta tu, sorella neve, pubblicato il 17 gennaio 1985 sul “Corriere della Sera” e scritto in occasione della grande, storica nevica di quei giorni. L’editoriale è stato la scintilla per sviluppare due allestimenti: al piano terra di Casa Testori, una mostra collettiva di arte contemporanea curata da Giacomo Pigliapoco, completata da due project room a cura di Greta Martina e Rosita Ronzini, in cui gli artisti si confrontano con la neve nei suoi significati simbolici e poetici; al primo piano, un focus sulla nevicata del 1985 in cui l’editoriale di Testori dialoga con gli scatti che il fotografo Mario De Biasi (1923-2013) realizzò nei giorni della nevicata. A Casa Testori un gruppo di una decina di giovani filmmaker reinterpreteranno le sue fotografie in un workshop a cura di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi. Sabato 28 febbraio 2026 gli esiti del workshop verranno proiettati a Casa Testori come appuntamento finale della rassegna, come restituzione pubblica del lavoro dei partecipanti al workshop. Massimo D’Anolfi e Martina Parenti lavorano insieme dal 2007, anno in cui presentano I promessi sposi a Locarno, inaugurando un percorso costellato di premi e selezioni internazionali. Con Il Castello (2011) arrivano nei principali festival documentari, ottenendo riconoscimenti importanti tra Hot Docs, EIDF e IDA Awards. Seguono Materia Oscura(Berlinale 2013), L’Infinita Fabbrica del Duomo (Locarno 2015) e Spira Mirabilis, in Oscura(Berlinale 2013), L’Infinita Fabbrica del Duomo (Locarno 2015) e Spira Mirabilis, in concorso a Venezia 73. BLU debutta a Venezia 75, mentre Guerra e pace è presentato in Orizzonti nel 2020. Più recenti sono Una giornata nell’Archivio Piero Bottoni (Torino Film Festival 2022) e Bestiari, Erbari, Lapidari (Venezia 81, premio miglior regia a IDFA), insieme a Un documento, presentato a Filmmaker 2024.

Per maggiori info: https://casatestori.it/

15 gennaio, ore 18.30 – MIC
Workshop NEVEr ALONE Massimo D’Andolfi  // Martina Parenti
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