Lara Ilaria Braconi, IMMERSIONI
«I quadri sembrano astratti, ma non lo sono affatto: io parto da quello che vivo, dalla realtà». La giovane pittrice milanese si è esposta al pubblico attraverso due grandi tele, scelte in una produzione recente a rappresentare due facce, cielo e terra, della stessa indagine. Sono immersioni nella natura. L’artista non accetta di stare in superfice e obbliga la pittura ad accompagnarla in un’indagine nella trama della materia naturale, sia essa fatta di foglie o del pulviscolo delle nuvole. «Hanno un sacco di strati questi quadri, un sacco di tempo, come se avessero bisogno di un respiro loro. A volte mi accorgo che sono finiti quando sono lì da un po’. Non ci dipingo più e non so perché, però non ho ancora deciso che è finito: a un certo punto mi accorgo che lo è». È così che il tratto immersivo della pittrice si fa penetrante, violento e suadente insieme. Ilaria non risponde a un’intenzione preconcetta, ma accetta ogni volta di lasciarsi trasportare dallo stesso lavoro di conoscenza intrapreso.
LE OPERE
A Constable, le nuvole, 2016, olio su tela di yuta e telaio in abete, 170 x 200 cm, collezione privata
Imboscata, 2016, olio su tela di yuta e telaio in abete, 170 x 200 cm