NO FOOD, NO PET, NO FLOWERS

Mostra all’interno del progetto: Botanica. Dall’arte alla natura
14 Nov 15 – 10 Gen 16
Nell’arco di cinque mesi, Circoloquadro, MARS e Lucie Fontaine, tre realtà indipendenti di ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea, hanno avuto la possibilità di declinare liberamente il macro-tema della Botanica, scelto come filo conduttore per la stagione espositiva 2016 di Casa Testori, alternandosi in alcune delle stanze del piano terra.

Informazioni

Titolo

NO FOOD, NO PET, NO FLOWERS

Artisti

Alice Tomaselli

Luogo

Casa Testori

In collaborazione con

Lucie Fontaine

Orari di apertura

Martedì – Venerdì: 10.00-13.00; 14.30-18.00
Sabato: 14.30-19.30
Domenica e Lunedì: chiuso

Ufficio stampa

Maria Grazia Vernuccio
+39 3351282864
mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it

Racconto

Nell’arco di cinque mesi, CircoloquadroMARS e Lucie Fontaine, tre realtà indipendenti di ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea, hanno avuto la possibilità di declinare liberamente il macro-tema della Botanica, scelto come filo conduttore per la stagione espositiva 2016 di Casa Testori, alternandosi in alcune delle stanze del piano terra.

No food, no pet, no flowers è quanto recita il cartello di divieto esposto all’entrata del National Art Center di Tokyo, città in cui l’artista, Alice Tomaselli, vive e lavora dal 2011.
Nel percorso proposto dall’artista, veniva tentata una sintesi tra la tradizione occidentale e quella orientale, che ha sviluppato diverse tecniche di definizione e modellazione di fiori e piante, come l’ikebana, il bonsai e il somebana.
Proprio dall’ikebana, l’arte della disposizione dei fiori recisi, trae spunto la serie di sculture, esposte nella prima stanza, rappresentanti una sorta di autoritratto frammentato dell’artista: realizzate in cartapesta e stoffa, davano vita a una composizione floreale ispirata alle illustrazioni di un manuale di ikebana.
Il somebana è, invece, la tecnica giapponese della realizzazione di fiori in seta. Nella seconda stanza, Alice Tomaselli presentava una coppia di dipinti con forme geometriche, che sono state utilizzate da un’artigiana per realizzare dei fiori finti. 
In mostra erano presenti due bouquet, realizzati con le stesse forme ma con tonalità differenti, a rappresentare le diverse fasi della vita delle piante.

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